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Descrizione

Il manufatto si può catalogare nel residenziale del medio ceto contadino, di "fine 800", con tutti gli elementi qualificanti l'architettura delle contrade interne ad economia agro - pastorale.
L'osservazione propone un organismo in crescita continua in relazione al succedersi delle esigenze.
L'esame degli elementi costituenti il manufatto evidenzia capacità edificatorie diverse delle maestranze. Il che rafforza l'ipotesi di successive azioni di completamento, ovviamente, soprassedendo sulle più evidenti giustapposizioni ed aggiunte di recente fabbrica.

L'interferenza sulle maestranze, mai operanti su progetti preventivamente definiti nella loro totalità, dei vari dominatori temporali del territorio comporta modificazioni che il manufatto fa proprie: nella dimora, infatti, si ampliano gli ambienti, appaiono i primi disimpegni, e viene sopraelevata. Hanno sviluppo le finestre che vengono oscurate con scuri a cerniera, e vengono introdotte innovazioni costruttive ed elementi decorativi.

Da qui un’irregolarità formale del proporsi volumetrico:
"non si innalzano i volumi, in una volta sola, conchiudendo le forme.
L'edificazione procede di pari passo con le necessità ed in rapporto alla prosperità economica.
La dimora è tanto più vasta quanto più l'abitante è facoltoso e l'ampiezza del cortile evidenzia il bestiame domestico posseduto, nonché gli attrezzi da lavoro.
L'attività dei campi, legata alla coltivazione dei cereali e della vite, faceva sì che il contadino avesse bisogno di spazi in cui conservare e lavorare i prodotti della terra, aiutato dalle donne di casa, o per ricoverare i pochi animali.

Il contadino di pianura aspirava sempre ad avere una casa con grandi spazi funzionali in cui poter lavorare, che non sempre le fortune economiche familiari gli consentivano di realizzare.
La disponibilità di spazi aperti ed attrezzature rustiche come depositi per il grano, l'orzo ed i legumi, come il fienile o come il pozzo, già di per sé contribuiva a dimostrare, ancor prima della casa, la posizione economica e sociale del proprietario agricolo. Inoltre, poiché le colture cerealicole richiedevano più magazzini che stalle, queste ultime erano ridotte all'indispensabile per ricoverare i pochi animali, mentre le greggi, della marginale attività pastorale, permanevano in campagna od alla periferia dell'abitato.

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Pagina aggiornata il 02/11/2023